Sabato, 31 Gennaio 2015 10:40

Dammi. Signore, un'ala di riserva

Scritto da

di don Tonino Bello

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.

Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto:possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un’ala soltanto. L’altra la tieni nascosta:forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me.

Per questo mi hai dato la vita: perchè io fossi tuo compagno di volo.

Insegnami, allora, a librarmi con te.

Perchè vivere    non è “trascinare la vita”,

 non è “strappare la vita”,

non è “rosicchiare la vita”.

Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano all’ebrezza del vento.

Vivere è assaporare l’avventura della libertà.

Vivere è stendere l’ala, l’unica ala,

con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te!

Ma non basta saper volare con te, Signore,

tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello e di aiutarlo a volare.

Ti chiedo perdono perciò per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,

non farmi più passare indifferente

vicino al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala,

inesorabilmente impigliato nella rete della miseria e della indifferenza,

e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con te.

Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un’ala di riserva.

don Tonino Bello

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