Martedì, 20 Gennaio 2015 14:04

Pilato, un deluso dalla folla

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Noi, Pilato e Cristo.

Dai racconti della passione tutti conosciamo bene la figura di Pilato. Oggi, venerdì santo è il suo giorno. Siamo abituati a giudicarlo. Forse perché non ci piace leggere bene fra le righe e in profondità. Pilato ancora ci giudica e ci interpella. Alla folla che schiamazza lui ha il coraggio di gridare: Ecco l'uomo! E presenta Cristo. E’ convinto di quello che dice, anche se poi rimane prigioniero del suo ruolo e non ha il coraggio di sorprendere  uscendo fuori dagli schemi. 

Non dice "ecco il vostro uomo", l'uomo che mi avete chiesto, Gesù di Nazareth. Presenta l'uomo! E invita a fare i conti con quella umanità! Costringe a prendere posizione e quasi suggerisce la risposta. Ma rimane deluso. 

Gesù è l'uomo nella sua stupenda e drammatica verità, l'uomo con i tratti della più profonda sofferenza e della più grande dignità, l'uomo in cui ognuno può ritrovare se stesso in un momento della sua vita. 

Quali i lineamenti dell'uomo presentato da Pilato?

È l'uomo che viene tradito e rinnegato da coloro che ha amato e beneficato. È la sofferenza profonda della solitudine più amara di chi si rende conto di essere abbandonato e lasciato solo e avverte tutto il dramma del fallimento di una vita.

È l'uomo angosciato e turbato perché ama Dio, ma si trova in una situazione in cui le speranze e le certezze sono una chimera. Ci si affida a Dio, ma lui proprio avere dimenticato le sue promesse. Quell'uomo ha il volto del l'angoscia e della tristezza di ogni uomo credente, che fatica a comprendere la volontà e i progetti di Dio.

È l'uomo che non oppone resistenza alla violenza: non reagisce, non si difende. È l'uomo mite che sovverte il comune modo di pensare e di agire: non combatte l'ingiustizia e la violenza fuggendo o reagendo veementemente, ma la abita rimanendo fedele a se stesso.

È l'uomo schiaffeggiato, deriso, insultato. Perde ogni dignità, ogni bellezza. Sta in silenzio e risponde col dolore che sfigura a quanti pieni di sè non cercano la verità, ma solo un momento di gloria.

È l'uomo spogliato, privato della sua dignità, defraudato di tutto: dei vestiti, degli amici, degli affetti, della stessa vita. È l'uomo che sa che tutto può riavere da Dio, come dono e non più come conquista, se pone questa sua nudità, questa sua debolezza nelle mani di Dio.

Che grande, Pilato. Chiede alla gente di riflettere, di riconoscersi, di comprendersi, di sentirsi rappresentati e capiti da Cristo. Anche Pilato è un deluso del venerdì santo: la folla non ama ragionare, assumersi la responsabilità di fare chiarezza dentro, lasciarsi interpellare da un modo di fare che scombussola. La folla, il più grande ed elegante modo per fuggire la vita

Ultima modifica il Sabato, 27 Agosto 2016 19:43
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