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Mercoledì, 02 Giugno 2021 21:42

Posta la prima pietra del nuovo complesso parrocchiale

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Proprio una bella giornata, il 2 giugno 2021. Civilmente abbiamo fatto memoria della svolta repubblicana dell’Italia, che 75 anni fa con un referendum a suffragio universale decideva coraggiosamente di voltar pagina votando per la repubblica; nel fare i conti con la tremenda pandemia da covid-19 abbiamo finalmente riassaporato il fascino del faticoso graduale ritorno alla normalità; come comunità ecclesiale abbiamo vissuto un momento da tanti sognato: la posa della prima pietra del costruendo complesso parrocchiale.

Celebrata la messa, guidati dall’arcivescovo di Acerenza, mons. Francesco Sirufo, del sindaco di Oppido Lucano avv.to Antonietta Fidanza, dai componenti il laboratorio di idee e rappresentanti dei vari organismi parrocchiali ci si è recati sul cantiere per la benedizione della prima pietra circondanti da tante persone con la festa nel cuore.

Parlare di emozione, di incredula curiosità, di speranza e di fiducia significa dare diritto di cittadinanza a tutti i sentimenti presenti sul magrone della superficie edificabile e custoditi nell’animo dei presenti. Lo svuotamento dell’area lascia solo spazio all’immaginazione di tanti e fa accapponare la pelle a quanti da lunghi anni hanno fatto della passione per il possibile la cifra delle loro scelte.

In questa circostanza ritengo doveroso tributare al coraggio e alla testardaggine il giusto tributo. Se ne son fatti custodi e interpreti sia le autorità religiose e civili sia i componenti il laboratorio di idee: a questi sognatori forse oggi va riconosciuto il merito di averci fatto vivere un momento che è per tutti noi foriero di bellezza e di serena positività.

La semplicità del rito, in un contesto di spassionata e coinvolgente gioia, ha visto i suoi momenti salienti nell’atto di firmare la bolla da parte dell’Arcvivescovo, del Sindaco e del Cancelliere, sigillarla all’interno di una teca in pietra e riporla nella fossa predisposta da Canio Sesta all’altezza del futuro altare; la cementificazione ad opera dell’arcivescovo e del sindaco la suggestiva conclusione.

Nella bolla forse il senso di tutto:

Possa questo Sacro Tempio

Incoraggiare la crescita umana e spirituale dei viandanti di ogni tempo

Al fine di Scoprire, Servire e Amare Cristo presente in ogni persona

Facendo della Fede, della Speranza e della Carità la struttura portante dei giorni

Sostenuti dalla Presenza Eucaristica e dalla Parola che illumina.

Ora non resta che continuare a crederci.

Ultima modifica il Giovedì, 03 Giugno 2021 07:01
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