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Giovedì, 22 Aprile 2021 12:24

La carne e il sangue di Gesù

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Meditazione del mese di aprile

Padre Pio era divorato dalla sete e dalla fame di saziarsi con le carni immacolate dell’Agnello divino.

L’unione eucaristica produceva in lui effetti meravigliosi.

“Iddio solo sa quante dolcezze provai, dopo la messa, tanto che le sento ancora in me.

La testa e il cuore mi bruciavano, ma era un fuoco che mi faceva bene.

La bocca sentiva tutta la dolcezza di quelle carni immacolate del figlio di Dio.

Oh, se in questo momento mi riuscisse di seppellire sempre nel mio cuore queste consolazioni, certo starei in un paradiso!

Quanto è soave il suo spirito!

Io mi confondo e non riesco a fare altro se non che piangere e ripetere:

Gesù cibo mio!

Egli mi vuole sempre bene e mi stringe sempre più a sé.

Ha dimenticato i miei peccati e si direbbe che si ricorda solo della sua misericordia. Ogni mattina viene in me e

riversa nel mio povero cuore tutte le effusioni della sua bontà.

Sangue divino, spontaneamente tu stilli dal cuore del mio Gesù.

Unicamente l’amore ti ha tratto dalle vene del mio Gesù, voglio con esso purificarmi e purificare tutti i luoghi contaminati

dal peccato, voglio offrirti al Padre.

E’ il sangue del suo Figliuolo prediletto, che è sceso a purificare la terra, è il sangue del suo Figlio

Uomo-Dio che ascende al suo trono

e placa la sua giustizia irritata per le nostre colpe.

Gesù distruggi in me tutto ciò che non sia di tuo gusto con il fuoco santo della tua carità, scrivi nel mio cuore

i tuoi dolori e stringimi fortemente a te con un nodo sì stretto e soave che io non ti abbandoni mai più nei tuoi dolori;

che io possa riposare sul tuo cuore nei dolori della vita, per attingere da esso forza e ristoro.

Che lo spirito mio non abbia altra brama che vivere al tuo fianco e saziarsi delle pene del tuo,

l’anima mia si inebri del tuo sangue e si cibi con te con il pane delle tue pene.

Allorchè poi sono già in possesso di questo sommo Bene, allora sì che la piena della dolcezza è proprio grande.

Dimentico quasi di essere nel mondo:

la mente e il cuore non desiderano più nulla e per molto tempo alle volte, non mi vien fatto di desiderare altre cose.

Gesù ci ha detto:

-Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna- e allora accostiamoci alla Santa Comunione con santo amore

e timore.”

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