Martedì, 23 Marzo 2021 10:48

Le stimmate invisibili

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Meditazione per il mese di marzo

Da una lettera di Padre Pio a Padre Agostino

                                                                                      Pietrelcina, 10 ottobre 1915

“Nella vostra risoluta volontà di sapere o meglio di ricevere riscontro a quelle interrogazioni, non posso non riconoscere la espressa volontà di Dio,

e con mano tremante e con cuore traboccante dal dolore, ignorandone la vera causa, mi dispongo a ubbidirvi.

La prima vostra domanda è che volete sapere da quando Gesù cominciò a favorire

la sua povera creatura delle sue celesti visioni.

Se male non mi appongo, queste dovettero incominciare non molto dopo

del noviziato.

La seconda domanda è se l’ha concesso il dono ineffabile delle sue sante stimmate.

A ciò devesi rispondere affermativamente e la prima volta di quando Gesù volle degnarla di questo suo favore, furono visibili, specie in una mano, e poiché quest’anima a tal fenomeno rimase assai esterrefatta, pregò il Signore

che avesse ritirato un tal fenomeno visibile.

Da allora non apparsero più; però, scomparse le trafitture, non per questo scomparve il dolore acutissimo che si fa sentire, specie in qualche circostanza

e in determinati giorni.

La terza e ultima vostra domanda è se il Signore l’abbia fatto provare,

e quante volte, la sua coronazione di spine e la sua flagellazione.

La risposta anche a quest’altra domanda deve essere pure affermativa;

circa il numero non saprei determinarlo, solo quello che valgo a dirne è che quest’anima sono vari anni che ciò patisce e quasi una volta per settimana.

Dal giovedì sera fino al sabato, come anche il martedì, è una tragedia dolorosa

per me.

Il cuore, le mani e i piedi sembrami che siano trapassati da una spada;

tanto è il dolore che ne sento.

Parmi di avervi ubbidito, non è vero?”

                                                                                                              Fra Pio

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