Meditazione del mese di settembre
IL LUME DELLA VITA
Dagli scritti di Padre Pio:
“Ho passato e passo ore terribili e tristi;
fisico e morale mi danno già morte
in ogni momento.
Dio è ignoto al mio spirito!
O Bene dell’anima mia, dove stai? Dove ti sei andato a nascondere?
Dove ritrovarti? Dove cercarti?
Non vedi, o Gesù, che l’anima mia ti vuol sentire ad ogni costo?
Ti cerca per ogni dove, ma non ti fai trovare se non nella piena del tuo furore, riempiendola di un’estrema turbazione e di amarezza, dandole a intendere quanto ti si addice e quanto
ti appartenga.
Chi vale ad esprimere la gravezza della mia posizione?
Ciò che intendo al riflesso del tuo lume, non valgo dirlo con l’umano linguaggio.
Questo è il lume che rischiarò i passi del popolo di Dio nel deserto,
questo è il lume che risplende sempre nell’alta punta di ogni spirito accetto
al Padre;
questo è il lume che condusse i magi
ad adorare il nato Messia,
questa è la stella profetizzata da Balaam,
questa è la fiaccola che dirige passi
di spiriti desolati.
Abbiamo sempre davanti agli occhi che qui sulla terra è luogo di combattimento e che in paradiso si riceverà la corona.
Che qui è luogo di prova e che il premio si riceverà lassù.
Che qui siamo in terra di esilio e la patria nostra vera è il cielo e a quella bisogna aspirare di continuo.
Abitiamo perciò con la fede viva,
con la speranza ferma e con l’ardente affetto nel cielo, con il vivissimo desiderio, finché siamo viatori,
per potervi un giorno, quando a Dio piacerà, abitarvi con la persona.
Abbiamo, dico, rivolto il pensiero
di continuo al cielo, la vera patria nostra, di cui la terra non è che un’immagine, conservando la serenità
e la calma in ogni evento lieto o triste.
Sì …. nelle ore di combattimento specialmente, ravvivate la vostra fede nella verità della dottrina cristiana
e in modo singolarissimo ravvivate la fede nelle promesse di vita eterna
che il dolcissimo Signore nostro fa
a coloro che combatteranno con forza
e coraggio.
Anche i martiri credevano soffrendo.
Il più bel credo è quello che si pronunzia nel buio, nel sacrificio
e in uno sforzo di violenza.
Iddio vuole sposarsi con l’anima in fede e l’anima che deve celebrare questo celeste connubio in fede pura deve camminare, la quale soltanto
è mezzo adatto e unico per questa unione d’amore.
Si rallegri nel Signore e confidi pienamente, come faceva il santo Giobbe che sperava di veder la luce dopo le tenebre”.