Un confratello gli pose questa domanda:
“Padre, quanti rosari dice al giorno?”
P.Pio rispose:
“ Non meno di trenta.”
Il confratello replicò:
“E dove trova il tempo?”
Il santo rispose:
“E la notte a cosa serve?”
Il confratello osservò:
“A me viene sonno la notte”.
E il Padre: “Se ti metti in una posizione scomodail sonno non ti viene”.
“Padre, ma perché recitate sempre il rosario e non altre preghiere?”
Il santo gli rispose con estrema chiarezza:
“Perché la Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia, chiesta attraverso la recita del rosario”.
Per P. Pio il rosario è il mezzo più potente per ottenere le grazie, ma è anche un’arma di difesa dalle insidie del maligno. Il nostro santo lo ha appreso oltre che dall’esperienza personale anche da una visione.
Padre Pio racconta:
“Una sera ero in coro a pregare, quando fui disturbato da grida che provenivano dal piazzale della chiesa. Mi sono affacciato alla finestra del coro e mi si è presentata alla vista una moltitudine di esagitati che gridavano :
– Abbasso Gesù, abbasso P. Pio.--
Allora mi ritirai e, parlando alla Madonna, riferii a lei quanto avevo visto e sentito, mi diede un’arma piccola piccola che si poteva tenere in tasca o nasconderla tra i capelli, mettendola al collo.
Sono ritornato alla finestra e ho mostrato quest’arma, agitandola sotto gli sguardi di quei forsennati, sono stramazzati tutti per terra, tramortiti.
A quel punto mi sono rimesso a pregare. Ma dopo un po’ ho sentito ancora un vocio diffuso, proveniente sempre dal piazzale.
Mi sono detto: --Sono ancora vivi?- -
Mi sono affacciato e ho visto tanta, tanta gente. Ho chiesto: –Chi siete?--
gridarono: --Viva Gesù, viva la Madonna, viva P. Pio--
--Ah, siete i miei figli? Allora fate i buoni cristiani, recitate sempre il rosario e nessuno vi torcerà un capello. Non si può vivere senza il santo rosario”.—
Prevenendo l’obiezione di chi vede il rosario come una preghiera ripetitiva, insisteva sulla meditazione dei misteri e precisava:
“ L’attenzione deve essere portata, sì, al saluto che rivolgi alla Vergine, ma guardando al mistero che contempli.
In tutti i misteri lei era presente, a tutti partecipò con l’amore e il dolore “.