Sabato, 17 Gennaio 2015 19:54

La caritas parrocchiale

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Documento di sintesi sulle coordinate della caritas parrocchiale

Parrocchia ss. Pietro e Paolo

Oppido Lucano

La Caritas parrocchiale

Perché

Cos’è

Cosa non è

Come nasce

Come partire

Come opera

Statuto della Caritas parrocchiale

Perché

“Tutta la Comunità cristiana celebri, annunci e testimoni il Vangelo della carità”

1. Mettendo al centro dei progetti pastorale i poveri e i loro problemi;

2. Passando:

¨ Dalla carità come elemosina, alla carità come atteggiamento abituale e impegno primario del cristiano e della comunità;

¨ Dalla occasionalità e frammentarietà degli interventi caritativi ed assistenziali, alla costanza nell’attenzione e nel servizio ai poveri;

¨ Dalla delega a persone volenterose o a gruppi di volontari, al coinvolgimento di tutta la Parrocchia, delle famiglie e dei singoli;

¨ Dalla privatizzazione delle opere di carità, alla testimonianza comunitaria della carità.

? Educando al senso autentico della carità e all’esercizio intelligente, ragionato, ordinato, programmato dell’amore verso il prossimo in tutte le sue diverse forme.

Cos’è

La Caritas è uno strumento. Il fine è che la Parrocchia viva il comandamento dell’amore divenendo la chiesa del grembiule che si mette al servizio, e costituisce segno di speranza e di fraternità.

E’ l’organismo pastorale ufficiale a cui è affidato il compito di sensibilizzare, promuovere, coordinare il servizio comunitario della carità, sia all’interno della comunità parrocchiale, come nel più vasto territorio in cui essa è inserita.

La Caritas ha prevalente funzione pedagogica che si concretizza:

? nell’evidenziare i bisogni;

? nel proporre occasioni di impegno;

? nell’individuare disponibilità;

? nel valorizzare competenze;

? nel suscitare risposte;

Deve far si che la sofferenza di alcuni diventi un problema e un impegno per tutti.

Come nasce

La Caritas è un organismo ufficiale della Parrocchia. Un gruppo di laici sensibili ai problemi degli ultimi, alcuni rappresentanti di gruppi di volontariato, costituiscono assieme al Parroco la Caritas Parrocchiale.

Essa ha un responsabile, che è membro di diritto del Consiglio pastorale. La Caritas parrocchiale presenta al Consiglio Pastorale tutti i problemi presenti in Parrocchia o anche esterni ad essa (per es. Terzo mondo) e propone alcune ipotesi di intervento. Sollecita il Consiglio Pastorale sulle linee di orientamento da adottare, attua nel suo lavoro quanto è stato deciso.

1. La Caritas Parrocchiale nasce sulla base di uno statuto approvato dalla Caritas Diocesana

2. Il responsabile laico o un suo delegato tiene i rapporti con la Caritas Diocesana.

3. La Caritas Parrocchiale gestisce un fondo di solidarietà alimentato da collette, autotassazioni volontarie, e rende pubblico il bilancio annuale. E’ opportuno che la sede sia conosciuta, accessibile al pubblico e dotata di sussidi che favoriscono lo svolgimento delle proprie attività.

Come partire

Il primo impegno che la Caritas Parrocchiale dovrà affrontare non sarà operativo, ma di studio: riflettere sulla natura della Caritas, sul suo inserimento nella vita parrocchiale e nella programmazione pastorale, sulle finalità che è chiamata a perseguire.

La Caritas Parrocchiale nasce per aggregare e potenziare le energie già esistenti, non sarà perciò tempo sprecato quello che si impiega per chiarire natura, modalità e obiettivi di questo nuovo organismo parrocchiale perché è importante che si parta

nella chiarezza, con precisione e con uno stile di dialogo. Si termina questa fase formulando uno statuto della Caritas Parrocchiale che verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Pastorale e fatto conoscere a tutta la Comunità cristiana. E’ auspicabile che si tenga un incontro tra i membri del gruppo e il Direttore Caritas Diocesana per affrontare eventuali dubbi.

Una seconda tappa del cammino della Caritas Parrocchiale è rappresentata dalla individuazione e dalla conoscenza, più approfondita e dettagliata possibile, delle situazioni di povertà, di disagio e di sofferenza esistenti in Parrocchia. Questa fase di ricerca può utilizzare questionar, indagini conoscitive, colloqui con assistenti sociali del Comune o dell’Ufficio del Coordinatore socialie dell’Usl e l’esperienza di chi già opera sul campo. Al termine di questa tappa si potrà arrivare alla definizione di “una

mappa delle povertà” presenti sul territorio. Questo strumento indicherà alla Caritas le priorità di intervento, suggerirà le modalità delle risposte da dare e stimolerà generosità e impegni.

Un terzo obiettivo impegnerà la Caritas, subito dopo e contemporaneamente

alla tappa precedente, nella formulazione di un “albo delle risorse”. Esso dovrà far emergere le disponibilità e le risorse presenti nel territorio. Compito della Caritas in

collaborazione con altri sarà quello di tenere aggiornata la mappa delle povertà e l’albo delle risorse dando vita ad un Osservatorio permanente delle povertà e delle risorse. I dati saranno fatti pervenire all’Osservatorio Diocesano.

Come opera

STUDIO DEI BISOGNI E DELLE RISORSE

? Aiuta la comunità a conoscere i problemi dei poveri.

ANIMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA CARITA’

? informa sistematicamente la comunità parrocchiale sulle situazioni di maggior bisogno ed emarginazione e sui gruppi impegnati nelle diverse forme di servizio caritativo; presenta iniziative di solidarietà e occasioni concrete di impegno per coinvolgere un numero sempre crescente di cristiani;

? propone iniziative di educazione alla solidarietà nelle scuole, nelle famiglie, nel mondo del lavoro, utilizzando testimonianze ed esperienze locali;

? promuove forme diverse di servizio e di volontariato, in particolare le famiglie aperte, l’anno di volontariato sociale, il volontariato internazionale, il servizio civile e l’obiezione di coscienza…

? stimola la solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite da calamità (in Italia e all’estero); propone microrealizzazioni di sviluppo nel Terzo Mondo, richiamando ad uno stile di vita sobrio;

? educa alla pace, alla nonviolenza e alla giustizia;

? fornisce strumenti per valorizzare la liturgia e la catechesi come momenti privilegiati di educazione alla carità (per es. la preparazione e la celebrazione dei sacramenti, la giornata della carità ....);

? promuove un serio impegno dei cristiani nel sociale e nel politico e fornisce un corretto rapporto con le strutture pubbliche.

FORMAZIONE E COORDINAMENTO DEL VOLONTARIATO

? coordina le attività caritative della Parrocchia attraverso riunioni periodiche dei responsabili dei diversi gruppi e raccorda gli organismi di volontariato di ispirazione cristiana operanti nel territorio;

? assicura momenti di formazione per i volontari;

? si fa tramite in parrocchia delle iniziative proposte dalla Caritas Diocesana;

? favorisce il collegamento con i servizi sociali del territorio ed altri gruppi di volontariato.

In sintesi i COMPITI della CARITAS PARROCCHIALE sono:

1. Portare i problemi dei poveri al centro della comunità cristiana perché questa se ne faccia carico;

2. Promuovere, in collaborazione con i catechisti e gli animatori liturgici, la Pastorale della Carità;

3. Animare e Coordinare il volontariato parrocchiale, affiancandosi alle sue iniziative;

4. Esercitare una forza di pressione nei confronti delle Amministrazioni locali a difesa dei diritti e delle attese delle fasce sociali più deboli

Caritas parrocchiale: funzionamento

Conosce il territorio e la vita della gente che in esso abita (problemi, bisogni, aspettative, disponibilità…); individua gli obiettivi a livello di informazione, coinvolgimento comunitario, proposta di attenzioni e impegni rapportati alle varie componenti parrocchiali; collabora con la dimensione catechistica e quella liturgica nella elaborazione di proposte relative ai vari ambiti della pastorale.

Si incontra con regolarità per formarsi, progettare, verificare il lavoro, collaborare con gli incaricati di altri ambiti della vita parrocchiale; tiene costanti rapporti con la Caritas diocesana e la Caritas delle prrocchie vicine interagendo con esse, soprattutto in termini di formazione; ha un minimo di strumenti operativi (testi, appunti, sussidi, riviste…)

Statuto della Caritas parrocchiale

Articolo 1

E’ istituita nella Parrocchia “ss. Pietro e Paolo” di Oppido Lucano la Caritas Parrocchiale quale organismo pastorale che ha il compito di coinvolgere la comunità parrocchiale, affinché realizzi la testimonianza della carità sia al suo interno, sia nel territorio.

Articolo 2

Le finalità della Caritas parrocchiale sono:

a. sensibilizzare la Parrocchia nel suo insieme, le famiglie, la scuola, il mondo del lavoro, i gruppi e le altre formazioni di base al dovere della carità e della giustizia, così che l’intera comunità cristiana si caratterizzi come comunità di amore.

b. Ricercare le forme di povertà e di bisogno presenti sul territorio e stimolare la Parrocchia a prendere coscienza della loro esistenza e della loro causa, e a farsene carico sia con risposte dirette, sia stimolando la società civile attraverso adeguati servizi sociali.

c. Promuovere la nascita e la formazione di volontari singoli e di gruppi di volontariato, soprattutto in rapporto ai bisogni più scoperti ed alle maggiori forme di povertà e di emarginazione e promuovere la formazione spirituale degli operatori impegnati professionalmente nei servizi sociali.

d. Coordinare i gruppi, le associazioni, le iniziative operanti nel campo della carità, dell’assistenza, della promozione umana, così che essi si presentino pur nella loro legittima società come espressione dell’unica Chiesa.

e. Sensibilizzare la Parrocchia ai problemi del Terzo Mondo, proponendo iniziative comunitarie di solidarietà, soprattutto verso i paesi più poveri.

Articolo 3

La Caritas Parrocchiale è l’espressione ufficiale della pastorale della carità della Parrocchia. Il presidente della Caritas Parrocchiale è il parroco.

Articolo 4

La Caritas si muove in stretto collegamento con il gruppo dei catechisti e con gli animatori della liturgia, così da consentire che il cammino di formazione catechistico e di vita liturgica, sia momento di crescita nel senso della carità. Il collegamento più naturale e continuativo può essere il sacerdote (parroco o coadiutore) che è presente sia tra i catechisti, sia nella Caritas. Il punto di incontro più importante è il

Consiglio Pastorale.

Articolo 5

La Caritas Parrocchiale ha un responsabile che dura in carica 3 anni ed è rinnovabile nell’incarico. La Commissione Caritas viene rinnovata alla scadenza del Consiglio Pastorale ed ha la stessa durata.

Articolo 6

La Caritas Parrocchiale gestisce un piccolo fondo di solidarietà, destinato agli interventi di emergenza per pagare servizi di carità, non sostenibili momentaneamente dal volontariato. L’uso del denaro viene deciso dalla Caritas nel suo insieme. Il fondo viene alimentato da: una colletta annuale, autotassazioni volontarie, offerte libere, percentuale sulle entrate della Parrocchia. La Caritas rende pubblico il bilancio ogni anno.

Articolo 7

La Caritas Parrocchiale ha sede negli ambienti della comunità parrocchiale. Il punto di riferimento è :

Via Palermo, 12

85015 Oppido lucano

E mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Letto 1425 volte Ultima modifica il Lunedì, 19 Gennaio 2015 21:24
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