Domenica, 25 Settembre 2016 22:05

La messa di padre Pio

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Appena levato dal letto, o meglio dalla misera brandina, Padre Pio si raccoglieva in preghiera, preparandosi a celebrare la santa Messa, che era lunga, interminabile e che aveva inizio puntualmente alle cinque.

Leggiamo la testimonianza di un suo devoto.

“Io ho assistito tante volte alla Messa di P. Pio. Ho cercato di scrutare ogni suo gesto,ogni suo sguardo, ma nello stesso tempo ero affascinato da tutto lo svolgimento del rito. Ricordo che l’elevazione dell’ostia era il momento più bello e più commovente. I minuti si sommavano ai minuti, nel silenzio più profondo,

più mistico, mentre il frate sollevava in alto il bianco pane di Cristo. E rimaneva così,

le braccia sollevate verso l’alto, quasi imploranti grazie, gli occhi fissi sull’ostia che splendeva ancora di più fra le mani avvolte dagli scuri guanti di lana.

Il volto di P. Pio si illuminava man mano che il tempo passava, gli occhi si spalancavano sempre più diventando lucidi, come pieni di lacrime, mentre le sue labbra erano frementi di preghiere. P. Pio era quasi in estasi: sembrava che parlasse con l’ostia tale era l’intensità del suo sguardo, la tensione del volto, il tremore del suo corpo. Solo in questi rari momenti, all’elevazione dell’ostia, era possibile guardare gli occhi di P. Pio, altrimenti non si reggeva il suo sguardo.

Una volta ho cronometrato il tempo che durava l’elevazione della Messa di P. Pio: esattamente venti minuti. Ma nonostante fosse la più lunga Messa del mondo,

alla fine i fedeli rimanevano ancora fermi al loro posto per altre ore ancora, tale era la suggestione ricevuta.

Anche papa Giovanni Paolo II ha parlato della Messa di P. Pio, il 23 maggio 1987, nel santuario di Santa Maria delle Grazie a S. Giovanni Rotondo, in occasione della visita fatta per il centenario della sua nascita.

–Chi non ricorda –ha detto il papa –il fervore col quale P. Pio riviveva, nella Messa, la passione di Cristo? Da qui la stima che egli aveva per la Messa, da lui chiamata

un mistero tremendo come momento decisivo della salvezza e della santificazione dell’uomo mediante la partecipazione alle sofferenze stesse del Crocifisso.

La Messa fu per P. Pio la fonte e il culmine, il perno e il centro di tutta la sua vita e di tutta la sua opera. Questa intima e amorosa partecipazione al Sacrificio di Cristo fu per lui l’origine della dedizione e disponibilità nei confronti delle anime, di quelle soprattutto impigliate nei lacci del peccato e nelle angustie della miseria umana --.

Quale migliore e più autorevole commento alla lunga Messa di P. Pio che ha tenuto inchiodati con le ginocchia a terra migliaia e migliaia di fedeli giunti da ogni parte del mondo per assistere al più sublime mistero della nostra religione?”

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