Lunedì, 02 Febbraio 2015 22:20

Buona Pasqua!

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omelia del 3 aprile 2010

buona pasqua 3 aprile 2010

“Il Signore combatterà oggi per voi al posto vostro. Voi dovete stare tranquilli” (Es. 14,14)

Quante volte, mio Dio, ho sbattuto la testa di fronte a questa tua affermazione. Quante volte ho provato l’ebrezza di essere finalmente riuscito a sintonizzare il mio cuore con Te, consapevole della mia vocazione di essere un tuo segno nel tempo. Gioie brevi, sprazzi di luce, scintille. Poi, di nuovo il vuoto, il buio.

La tua croce, ai piedi della croce mi sento quasi di casa, rassegnato a vivere solo di pietà e compassione per te, il più grande sconfitto della storia. Ancora oggi in buona compagnia! Pensa pure tu, mio Signore a tutte le donne che hanno scommesso sull’amore e poi si ritrovano con mariti o compagni che preferiscono il corpo al cuore o a quante vedono i loro figli, già abbracciati, carezzati, riscaldati sul petto e baciati nel sonno, ora in balia della droga o avvinti da dinamismi di perversione. Che croce, Signore! O a quanti hanno sognato con te una famiglia costruita con passione e con un’inesauribile voglia di gioia e ora si trovano beffati nei loro ideali da una società che nega persino un posto di lavoro facendo venire a mancare il necessario per andare avanti. Che croce, Signore! E tutti quelli che giacciono sotto il giogo della malattia e che non potranno mai più dire “oggi sto bene!” o fare le capriole in un campo di grano? Che croce, Signore! E quelli che, nonostante ogni impegno continuano a ritenere che con la violenza e l’inganno si risolve ogni problema mettendo così sotto i piedi il povero, il mite e l’innocente mancando di ogni benché minima forma di rispetto per la dignità della vita del prossimo? Che croce, Signore!

E’ buio, Signore. E’ notte fonda. Il sole è ormai tramontato. Mi sento come la Maddalena, sconfitta nei suoi ideali e desiderosa solo di vivere un estremo atto di pietà ungendo di profumo il tuo corpo per rendere cosi la fatica di vivere meno amara. E pure questa è croce!

Tu, Signore, hai creduto sino alla fine a quella parola che da sempre aleggia sulla storia di ogni vivente: “Il Signore combatterà oggi per voi al posto vostro. Voi dovete stare tranquilli”.

La morte, il dolore, il peccato, l’inferno non sono l’ultima parola. Tu sei passato nella morte, nel dolore, nella sconfitta. Ma il

Padre ha vegliato su di te in croce e in quella veglia si è compiuta quella che è la promessa definitiva di Dio sulla storia di ogni vivente: nella risurrezione, nel riprendere la vita hai sperimentato che l’amore del Padre è più potente della morte, del tradimento, del peccato.

 

La croce è l’ultima parola dell’uomo; la misericordia è l’unica parola di Dio, da sempre! La croce è dura, ma transitoria; la vita è un soffio, ma eterna. Tu, Signore, hai creduto in quella invisibile presenza che salva, e hai vinto. Hai insegnato la via, la misura dell’amore; hai fatto contemplare il potere di Dio creatore.Ora chiedi a me, a ognuno di noi di annunciare il senso e il compimento di ogni esistenza: resistere nel testimoniare il primato dell’amore ad ogni costo con la mano poggiata sulla tomba vuota, gli occhi impegnati a riconoscerti nel volto del fratello e il cuore che coccola quella voce sottile che ogni mattino sussurra il nostro nome e invita a non avere più paura.

“Il Signore combatterà oggi per voi al posto vostro. Voi dovete stare tranquilli”.

Buona Pasqua a tutti! E che ogni risveglio sia segnato dalla consapevolezza di essere amati dall’Unico che è tornato vivo dalla morte e ora vive per sempre!

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